IL PARLAMENTO EUROPEO PASSI AVANTI SU STATO DI DIRITTO E DIRITTI FONDAMENTALI

Oggi il Parlamento ha adottato la relazione 2018-2019 sullo stato dei diritti fondamentali nell’UE, individuando diverse aree problematiche. I deputati hanno condannato fermamente gli sforzi compiuti in alcuni Paesi dell’Unione Europea per indebolire la separazione dei poteri e l’indipendenza della magistratura e hanno ribadito la necessità di un meccanismo dell’UE sulla democrazia, lo Stato di diritto e i diritti fondamentali.
Evidenziando aspetti che di fatto ledono la libertà di parola di pensiero, la dignità dell’uomo condannando gli attacchi alla libertà, all’indipendenza e al pluralismo dei media, sottolineando il ruolo democratico di giornalisti e informatori. Invitando gli Stati membri ad astenersi dall’adottare leggi che limitano la libertà di riunione e a porre fine agli interventi sproporzionati e violenti da parte delle forze dell’ordine.
Nel testo si condanna il “regresso organizzato” nei confronti dell’uguaglianza di genere e dei diritti delle donne, compresi la salute sessuale e riproduttiva e i relativi diritti e si ribadisce il diritto a metodi contraccettivi moderni e all’aborto sicuro e legale.
Nell’aula del Parlamento i riflettori si sono accesi sull’allarmante numero di femminicidi nell’Unione europea e poi sulle necessità di gruppi più vulnerabili (in particolare le donne, le persone con disabilità, gli anziani, i bambini, i migranti, i giovani esclusi dall’accesso agli alloggi e le persone LGBTI+) colpiti in modo sproporzionato dai tagli alla spesa pubblica. Il Parlamento ha manifestato la sua preoccupazione anche per i richiedenti asilo che stanno subendo violente pressioni e per la situazione umanitaria negli hotspot. L’intimidazione, gli arresti e i procedimenti penali contro organizzazioni e individui per aver fornito assistenza umanitaria ai migranti devono cessare e gli Stati membri sono stati esortati a istituire corridoi umanitari verso l’UE e a introdurre la possibilità di richiedere visti umanitari per i richiedenti asilo.
Il Parlamento ha anche condannato i discorsi di odio e le diverse forme di razzismo che si stanno normalizzando, non solo da parte degli estremisti, ma anche da alcuni rappresentanti di governo o leader politici. I deputati hanno condannato tutti gli attacchi contro i cristiani, chiedendo equità di trattamento in Europa e nel mondo dopo gli attacchi nei luoghi di culto cristiani.
Inoltre, il Parlamento:
- ha sottolineato il legame tra corruzione e violazione dei diritti fondamentali in vari settori quali l’indipendenza della magistratura, la libertà dei media, la libertà di espressione dei giornalisti e degli informatori, le strutture detentive, l’accesso ai diritti sociali, o la tratta di esseri umani;
- ha manifestato preoccupazione per la crescente riduzione dello spazio per una società civile indipendente;
- ha sottolineato i rischi connessi all’uso dell’Intelligenza Artificiale e al diritto alla protezione dei dati personali
- ha chiesto standard comuni UE sulle regole in materia di detenzione, in linea il diritto internazionale.
Il testo è stato adottato con 330 voti favorevoli, 298 contrari e 65 astensioni. Ora ci si aspetta un passo avanti che vada oltre le parole
We need to talk about violence against women to amplify the voices of the victims and help them to break the silence. To express our commitment to non-violence and equality. And, above all, to put an end to it.
— David Sassoli (@EP_President) November 25, 2020
The @Europarl_EN will fight to defend this goal. #OrangeTheWorld pic.twitter.com/gO3zLJ7a8Z